Si è svolto a Roma, lo scorso 28
ottobre presso la sede dell’I.T.I.S. Galileo Galilei, il seminario di
studio “Gli ordinamenti degli istituti
tecnici: un passo in più”, organizzato dal MIUR per riassumere il percorso di
riforma dell’istruzione tecnica fin qui svolto e per condividerne gli sviluppi
successivi con le istituzioni scolastiche, gli enti locali e le parti sociali.
La D.G. Maria Grazia Nardiello,
dopo un breve excursus sui provvedimenti fin qui adottati dal Ministero, ha
delineato sommariamente il percorso futuro: nell’immediato si darà corso alla
definizione delle linee guida per il secondo biennio e per l’ultimo anno,
nonché alla definizione di ambiti, criteri e modalità per articolare
ulteriormente le aree d’indirizzo. A quest’ultimo proposito Nardiello ha
ricordato come all’interno delle articolazioni verranno attivate solo quattro
opzioni che hanno valenza nazionale (materie plastiche, cartario, produzione
metallurgica e tecnologie del legno) al fine di evitare un’eccessiva
frammentazione, mentre particolari esigenze a carattere esclusivamente locale
troveranno soddisfazione attraverso un’apposita declinazione nei risultati di
apprendimento.
Solo in un secondo tempo si
metterà mano ad altre questioni poste dalla riforma: la definizione di
indicatori per la valutazione e l’autovalutazione degli istituti, i criteri per
l’insegnamento in lingua inglese di una disciplina non linguistica e
l’aggiornamento del personale per il quale si conta sulle risorse per il 2010
della legge 440/97. Per
finire, Nardiello ha espresso l’intenzione del Ministero di richiamare nelle
linee guida per l’ultimo anno il D. lgs. 14
gennaio 2008, n.22 (Definizione dei percorsi di orientamento
finalizzati alle professioni e al lavoro) finora non applicato, in quanto
l’ultimo anno degli istituti tecnici dovrà essere fortemente orientativo al
mondo del lavoro, agli ITS, alle professioni o all’università. In tutto questo
processo il ruolo delle Regioni sarà definito sia attraverso le linee guida del
secondo biennio e dell’ultimo anno, sia attraverso un apposito regolamento.
Relativamente agli altri
interventi il D.G. Luciano Chiappetta ha rassicurato sull’intenzione del MIUR
di attribuire particolare attenzione al problema delle classi di concorso
atipiche. Il Ministero sarebbe orientato ad utilizzare anche insegnanti di classi
di concorso “di materie contigue” per dare maggiore stabilità alle istituzioni
scolastiche e per limitare il numero di docenti perdenti posto.
Il capo della segreteria tecnica
del ministro, Gianni Bocchieri, ha poi annunciato la partenza di un tavolo tecnico
sugli ITS per il 10 novembre prossimo, mentre il presidente del Gruppo tecnico
per il riordino dell’istruzione tecnica, Alberto De Toni, ha ricordato come il
materiale sviluppato finora su specifiche questioni (ad esempio, l’insegnamento
di scienze integrate o le pratiche laboratoriali) è disponibile sul sito
Indire.
E’ intervenuta anche Nadia
Garuglieri, coordinatrice della Commissione istruzione della Conferenza delle
Regioni che ha sottolineato la necessità per le Regioni di essere
“accompagnate” dal ministero nelle nuove responsabilità nel campo
dell’istruzione attribuite alle regioni dal federalismo fiscale, oltre che
dalla riforma del Titolo V. Ha
espresso apprezzamento per il lavoro che i tavoli tecnici Miur-regioni stanno
svolgendo per costituire un’anagrafe integrata, ad uso di regioni, enti locali
ed altri soggetti interessati.