Il 28 marzo
2009 entra in vigore il D.P.R. 20.01.09,
n. 17: “Regolamento recante
disposizioni di Riorganizzazione del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca”, il
quale unifica il Ministero dell’istruzione ed il Ministero dell’università e ne
rivede alcuni assetti.
Mentre a livello centrale non si rilevano sostanziali
innovazioni, salvo tagli di organico già previsti dalla legge 133/08, una delle
più rilevanti novità si ravvisa
nell’avvio di procedure che porteranno ad ulteriori rimodulazioni degli
UU.SS.PP., di fatto sostanzialmente
soppressi.
Difatti, l’art. 12 del DPR n. 17/09, mentre al comma 2, dispone il
divieto di apertura di nuovi UU.SS.PP.,
al comma 3, prevede, entro la fine dell’a.s. 2008/2009, l’avvio di un piano
operativo che delinei: “…entro due anni dall’emanazione del presente decreto,
un modello organizzativo su base regionale.”
Inoltre,
dalla data di entrata in vigore del Regolamento predetto, devono essere
considerati vacanti tutte le posizioni di livello dirigenziale sia generale che
di II fascia.
In un
prossimo Consiglio dei Ministri, saranno ratificate le nomine dei tre Capi
Dipartimento. Per ora, ufficiosamente, per l’istruzione, il dott. Cosentino sembrerebbe confermato
insieme ad un nuovo Capo Dipartimento, il dott. Biondi, per il Dipartimento
della Programmazione.
Peraltro,
in tema di conferimento degli incarichi
dirigenziali, una indagine della Corte dei Conti stigmatizza i precedenti
comportamenti dei vertici ministeriali in merito alla loro assegnazione, sia
dal punto di vista della trasparenza delle procedure ed anche del merito delle
scelte poste in essere.
Comunque, tutti i dirigenti generali “di ruolo” sono stati già formalmente
invitati ad esprimere le loro preferenze circa l’assegnazione delle sedi. Non
va poi dimenticato, che molti dei predetti hanno 40 anni di servizio e sono
prossimi al compimento dei 65 anni di età, ed in molti casi li hanno già
compiuti, fatto, questo, che non potrà non essere preso in considerazione,
segnatamente dal punto di vista dell’uniformità di trattamento a parità di
condizioni, come la normativa prevede.
Comunque,
congiuntamente al predetto formale invito, la nota, a firma del Capo di
Gabinetto, puntualizza che gli attuali titolari di incarichi di livello
dirigenziale generale, assicureranno la continuità dell’attività amministrativa,
anche conferendo, all’occorrenza, specifiche deleghe di firma.
Al suddetto
D.P.R. n. 17/09, devono succedere i Decreti di riorganizzazione di tutti gli
UU.SS.RR., i cui dirigenti di II fascia sono anch’essi da considerare decaduti.
A tal
proposito, è appena il caso di ricordare che tutti gli incarichi dirigenziali
di II fascia sono stati rinnovati nell’agosto 2008, ed è pertanto facilmente
prevedibile una sostanziale ripetizione degli stessi, anche se potrebbero
esservi alcuni cambiamenti, nella misura in cui alcune delle nomine dei
precedenti dirigenti di II fascia, soprattutto esterni, sono state “ispirate”
dal pregresso governo appena uscente.
Vi terremo
comunque informati tempestivamente e puntualmente di tutte le decisioni
definitive.