ADU, ANDU, APU, AURI, CISAL-Università,
CISL-Università, CNRU, CNU, FIRU,
FLC-CGIL, SNALS-Università, SUN, UILPA-UR
Le Organizzazioni sindacali e le Associazioni rappresentative
della docenza universitaria debbono ancora una volta denunciare che alle
dichiarazioni sul valore strategico per il Paese dell’alta formazione e della
ricerca non c’è riscontro nelle scelte concrete operate dal Governo e dal
Parlamento con la Legge Finanziaria 2008. Infatti, non solo erano stati
previsti finanziamenti assolutamente insufficienti per la sopravvivenza
stessa dell’Università, ma addirittura si è proceduto ad un ulteriore taglio
di oltre 90 milioni di euro del FFO.
Il finanziamento dell’Università italiana permane così
notevolmente al di sotto della media dei Paesi industrializzati, non rendendo
possibile il rilancio dell’attività scientifica e didattica degli Atenei e
nemmeno l’avvio dell’improcrastinabile ricambio generazionale.
Le Organizzazioni e Associazioni confermano la loro grande
preoccupazione per l’attuale situazione di stallo dell’Università dovuta
all’eccessivo ritardo nella definizione di provvedimenti ritenuti
unanimemente urgenti come quelli relativi alle riforme dello stato giuridico
della docenza, del dottorato di ricerca, del governo e dell’organizzazione
degli Atenei e del Sistema universitario nel suo complesso, nonché all’avvio
di un grande processo nazionale di ascolto e monitoraggio dei risultati della
riforma della didattica.
Nella previsione dell’uscita – per pensionamento – di circa la
metà dei docenti in atto impegnati nelle università, le Organizzazioni e le
Associazioni, ritengono che il Governo ed il MIUR debbano impegnare risorse
aggiuntive finalizzate al bando di concorsi a ricercatore per consentire
finalmente il superamento dell’attuale patologico fenomeno del precariato che
è insostenibile per i diretti interessati ed è dannoso per la qualità dell’attività di ricerca.
Prevedere un’unica figura pre-ruolo che duri al massimo di tre
anni, adeguatamente retribuita, con i diritti lavorativi e con una autonomia di ricerca, deve essere
per il Governo e per il MIUR un obiettivo da realizzare.
Il Consiglio dei Ministri, il 28 dicembre, ha dato il via allo
sblocco dei concorsi per il 2008 con le vecchie norme. Tale intervento, reso
necessario solo da due anni
ingiustificati di stallo, non è altro che una misura tampone assunta con
grave ritardo e senza neanche introdurre in via transitoria opportuni
aggiustamenti della normativa.
Ogni intervento sui meccanismi di progressione, deve essere
accompagnato da una riforma complessiva ed organica dello stato giuridico che
consenta, a regime e senza ulteriori blocchi, la legittimazione delle
aspettative di carriera di coloro che operano per e nella università, e il
reclutamento di giovani per un efficace ed efficiente andamento delle
attività di didattica e di ricerca.
A fronte della grave situazione che attraversa l’Università, le
suddette Organizzazioni e Associazioni promuovono una fase straordinaria di
confronto tra i docenti.
A tal fine, nel periodo dal 28 gennaio all’8 febbraio 2008,
negli Atenei saranno unitariamente indette Assemblee per discutere sui
problemi sopra evidenziati e sulle necessarie iniziative nazionali.
Le Organizzazioni e le Associazioni chiedono al ministro Fabio
Mussi un incontro urgente per potergli illustrare direttamente le proprie
posizioni sulle questioni più critiche e non più procrastinabili che
riguardano l’Università.
Roma, 8 gennaio 2008
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