Riportiamo la sintesi del Parere sullo schema di Regolamento concernente la definizione del quadro orario degli insegnamenti e degli specifici risultati di apprendimento del percorso liceale del «Made in Italy», integrativo del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, recante revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell’articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, che il CSPI ha approvato nella seduta plenaria n. 127 del 31/05/2024.
La legge del 27 dicembre 2023 n. 206 ha introdotto il percorso liceale del Made in Italy (LMI) con l'obiettivo di promuovere la conoscenza, le abilità e le competenze legate al "made in Italy", al fine di meglio adeguare la domanda e l'offerta di lavoro. Come complemento del regolamento stabilito dal decreto del Presidente della Repubblica del 15 marzo 2010 n. 89, la suddetta legge 206/2023 ha previsto il regolamento attualmente in esame, il quale definisce il "quadro orario" delle lezioni e i risultati specifici di apprendimento del nuovo percorso liceale.
Il progetto culturale alla base dell'introduzione del percorso liceale del Made in Italy (LMI) mira ad allineare domanda e offerta di lavoro attraverso l'insegnamento di conoscenze, abilità e competenze legate al settore del "made in Italy". Questo percorso deve considerare la complessità dei contesti culturali, sociali e relazionali attuali, introducendo abilità innovative necessarie per affrontare sfide come il cambiamento climatico e l'intelligenza artificiale.
Secondo il CSPI le Indicazioni Nazionali avrebbero potuto ridefinire meglio il curricolo, concentrandosi su nuclei tematici e obiettivi di apprendimento per valorizzare i laboratori interdisciplinari e affrontare la complessità del contesto extra-scolastico, orientando e sviluppando il percorso futuro degli studenti. Tuttavia, rispetto al Liceo delle scienze umane opzione "economico sociale" del dPR 89/2010, le modifiche apportate sono minime sia nelle discipline introdotte che nei piani orari, limitando l'innovatività del nuovo percorso.
Un elemento distintivo del LMI è l'attivazione, a partire dal secondo anno, di due laboratori interdisciplinari che coinvolgono discipline umanistico-linguistiche e scientifico-giuridico-economiche, riconducibili alle otto "competenze chiave europee" della Raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea del 22 maggio 2018. Dato che questi laboratori sono parte integrante del curricolo e devono essere valutati, il CSPI sottolinea la necessità di fornire linee guida per il processo valutativo e il modello organizzativo.
Un ulteriore elemento di novità del LMI è il «rafforzamento dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento attraverso la connessione con i percorsi formativi degli ITS Academy e con il tessuto socio-economico produttivo di riferimento, favorendo la laboratorialità, l'innovazione e l'apporto formativo delle imprese e degli enti del territorio».
Nel piano di studi allegato al regolamento in esame è previsto un incremento di trenta ore rispetto al "monte orario" minimo previsto per i Licei relativamente ai percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO), con l’introduzione di venti ore a partire già al secondo anno del primo biennio (come previsto per i nuovi istituti tecnici e professionali). Il CSPI evidenzia che si tratta di un caso unico nei percorsi liceali. Quanto previsto dalla norma istitutiva del LMI è un rafforzamento dei PCTO da un punto di vista metodologico e qualitativo e non un aumento prescrittivo del numero delle ore e la necessità di anticipare il loro svolgimento a partire dal secondo anno del primo biennio, come invece stabilisce il regolamento.
Pertanto il CSPI auspica la modifica del "quadro orario" con la previsione dell’avvio dei PCTO a partire dal secondo biennio in quanto considera necessario ancorare le attività dei PCTO agli insegnamenti caratterizzanti il percorso di studi.
Nel regolamento in esame, l'internazionalizzazione è promossa attraverso l'incremento dell'insegnamento in lingua inglese delle materie non linguistiche (CLIL) nel terzo, quarto e quinto anno di corso, coprendo almeno un terzo delle ore annuali di queste discipline. Si sottolinea la necessità di continuare a supportare i docenti con una formazione specifica, dato che la legge istitutiva del LMI pone particolare attenzione allo sviluppo dei processi di internazionalizzazione, anche mediante il potenziamento dell'apprendimento integrato dei contenuti delle attività formative programmate in una lingua veicolare.
Il CSPI sottolinea infine che la disciplina "scienze economiche per il made in Italy" è maggiormente pertinente, per la specificità dei contenuti previsti, all'insegnamento della classe di concorso A-45.
Tenuto conto delle osservazioni e delle richieste di modifica sopra indicate, finalizzate al superamento delle criticità evidenziate, il CSPI esprime parere favorevole.