Si è svolta in modalità mista la seconda riunione del tavolo tecnico sul PNRR, presso l’Unità di Missione del MIM, convocata dal Direttore generale Dott.ssa Simona Montesarchio.
All’ordine del giorno il Decreto PNRR 4 (dl 19/24) ed in particolare l’art. 2 e le problematiche connesse agli interventi per i divari territoriali.
L’art 2 del DL 19/24 prevede che i soggetti attuatori dei programmi e degli interventi del PNRR provvedano a rendere disponibile o ad aggiornare sul sistema informatico «ReGiS», entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, il cronoprogramma procedurale e finanziario di ciascun programma e intervento aggiornato alla data del 31 dicembre 2023, con l'indicazione ovviamente dello stato di avanzamento dei soli interventi attivati entro tale data. Si tratta quindi evidentemente dei soli investimenti 1.4 e 3.2. Entro domani sarà predisposta una nota specifica da parte dell’Unità di missione.
L’unità di missione o la struttura dirigenziale preposta dell’amministrazione centrale titolare della misura provvede, entro i successivi trenta giorni, ad attestare sul sistema informatico «ReGiS» che i cronoprogrammi relativi ai singoli interventi, inseriti dai soggetti attuatori, assicurino il conseguimento dei traguardi e degli obiettivi previsti dal PNRR.
La Struttura di missione PNRR della Presidenza del Consiglio e la Ragioneria generale dello Stato verificano l'adempimento dell'obbligo dei soggetti attuatori. In caso di disallineamenti e incoerenze, la Struttura di missione richiede chiarimenti. In caso di esito non positivo, la Struttura di missione richiede l’esercizio dei poteri sostitutivi previsti dall’art. 12 del decreto-legge 77/21.
La Struttura di Missione rende pubblici i cronoprogrammi trasmessi, con l'indicazione di quelli per i quali è stato richiesto l'esercizio dei poteri sostitutivi.
Nel caso in cui sia la Commissione Europea ad accertare l’omesso o l’incompleto conseguimento degli obiettivi finali, l’amministrazione centrale titolare della misura provvede a restituire gli importi percepiti, attivando le corrispondenti azioni di recupero nei confronti dei soggetti attuatori inadempienti. Nel caso in cui i soggetti attuatori siano società pubbliche beneficiarie di canoni, contributi o di tariffe a carico dell'utenza, è fatto divieto di trasferire sull’utenza gli oneri derivanti dall'attività di recupero effettuata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, ai sensi del presente comma.
Nel decreto è presente anche una stretta sulle rendicontazioni attraverso la previsione di azioni di recupero in caso di mancato o incompleto raggiungimento degli obiettivi. È stato ripresa la previsione dell’attivazione del potere sostitutivo che potrebbe colpire le scuole più in difficoltà mentre sarebbe più opportuno prevedere forme di supporto specifico e selettivo in caso di gravi incoerenze e disallineamenti. e rischia di essere un’operazione autoritaria in mancanza di supporto fornito per tempo alle scuole.
È sicuramente importante la tempestiva implementazione sul sistema ReGis dei dati sull’avanzamento degli investimenti, ma il provvedimento non tratta della trasparenza e della immediata fruibilità di queste informazioni. Sarebbe opportuno, come dallo Snals più volte auspicato consentire ai componenti del tavolo tecnico l’accesso diretto e in tempo reale ai dati più rilevanti di ReGis, anche attraverso la messa a disposizione di un cruscotto con la possibilità di visualizzare in maniera semplice l’andamento della spesa e suggerire correttivi adeguati.
Il decreto PNRR 4 dirime alcune questioni tecniche che vanno nella direzione giusta come la previsione per le amministrazioni interessate di un’anticipazione del 30% del costo dei singoli interventi da effettuare. Resta comunque necessario prevedere tempi più distesi in sede di conversione del decreto-legge per l’aggiornamento dell’avanzamento della spesa.
Per i divari territoriali siamo circa al 60% di realizzazione delle attività previste con il superamento di 200000 percorsi. Sono stati privilegiati percorsi composti da piccoli gruppi e particolare rilievo è stato dato al mentoring individuale. Sono stati coinvolti circa 700000 studenti. Solo il 15 % dei percorsi è stato concluso. 3500 i percorsi di orientamento attivati. Sono stati coinvolti come formatori gli esperti presenti nelle scuole per circa il 90% del totale. Coinvolti finora 70000 unità di personale.
Abbiamo chiesto di prestare particolare attenzione ai rifinanziamenti previsti per le scuole già destinatarie delle risorse di cui al DM 170. In questo caso ci potrebbero essere notevoli difficoltà per il coinvolgimento di altri alunni.