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Firmata ipotesi del CCNL istruzione e ricerca 2019/21

Argomenti trattati: Contrattazione, rinnovo contratto,
Ulteriore passo avanti per la valorizzazione del personale

Il 14 luglio 2023 lo Snals-Confsal ha firmato l'ipotesi del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il triennio 2019-21 del Comparto Istruzione e Ricerca.

Finalmente, dopo oltre cinque anni di mancato rinnovo, causati dalle esigue risorse messe a disposizione dai vari Governi, è stata sottoscritta l’ipotesi del nuovo CCNL per il Comparto Istruzione e ricerca 2019/21 che interessa oltre 1,5 milioni di lavoratori e lavoratrici della scuola, dell’università, della ricerca e degli istituti di alta formazione.

Con il nuovo CCNL vengono riportate alla contrattazione diverse materie che le erano state sottratte e ripartite risorse per tutto il personale nell’ottica della giusta ed equilibrata valorizzazione di tutte le componenti della comunità scolastica, compreso il personale precario al quale vengono estesi importanti diritti finora riservati solo al personale a tempo indeterminato.

Questo contratto, la cui vigenza triennale 2019/2021 è già conclusa, assume

una forte valenza anche nella prospettiva del suo successivo rinnovo. Spetterà al nuovo Parlamento e al nuovo Governo assumere impegni precisi per promuovere una nuova politica nei confronti dell’istruzione e della ricerca, che devono ritornare ad essere considerate una risorsa strategica per il nostro Paese.

Il CCNL,infatti, è già scaduto perché riguarda il triennio 2019/2021; nei prossimi mesi, quindi, si dovrà dare avvio alla stagione contrattuale 2022/2024.

La definizione del contratto fa seguito al risultato dell’accordo politico sottoscritto tra il Ministro e i Sindacati lo scorso 22 novembre che, oltre a rendere subito erogabili gli aumenti, ha messo a disposizione della contrattazione collettiva tra ARAN e Organizzazioni sindacali, per il rinnovo del CCNL del comparto Istruzione e Ricerca, risorse finanziarie aggiuntive. Le risorse, pari a 300 milioni di euro, sono quelle stanziate dalla Legge di Bilancio per l’anno 2022 sul Fondo per il Miglioramento dell’Offerta formativa (FMOF).

In estrema sintesi, tra le novità del nuovo CCLN sono state recepite dal contratto le funzioni del docente tutor e del docente orientatore che vengono inquadrate come funzioni professionali e ricondotte nella contrattazione, dando seguito a un preciso impegno preso in tal senso dal Ministero.

Per quanto riguarda il personale Ata, tra le novità più rilevanti, è previsto un riordino dei profili professionali.

Esprimiamo viva soddisfazione perché siamo giunti a questo traguardo grazie alla lotta ed alla mobilitazione messe in atto in questi anni dallo Snals-Confsal, che ha sempre difeso le prerogative della contrattazione contro le anomale invasioni della legge nelle materie legate al rapporto di lavoro e si è sempre battuto per il recupero della dignità professionale di tutto il personale scolastico, recupero che passa attraverso il riconoscimento economico del lavoro che esso svolge in tutte le nostre istituzioni educative e formative.

Questo contratto non consentirà certamente di recuperare la perdita del potere d'acquisto delle retribuzioni, ma rappresenta un ulteriore passo importante per raggiungere tale obiettivo che per noi resta prioritario e ineludibile.

Elvira Serafini

Segretario generale Snals-Confsal

Scadenze di: dicembre 2024