Il 3 novembre scorso si è svolto il previsto incontro all’Aran per la prosecuzione delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo nazionale. Anche questa riunione è stata dedicata all’ordinamento professionale e alla sua riforma. Si è trattato di un incontro interlocutorio, in cui l’Agenzia ha chiesto alle OO.SS. di esprimere il proprio orientamento sull’ossatura di ordinamento proposta per i tecnici e gli amministrativi.
La dottoressa Marongiu ha sintetizzato lo schema relativo al personale tecnico e amministrativo pensato dall’Aran: articolazione del sistema in quattro aree (operatori, collaboratori, funzionari ed elevate professionalità) con un unico accesso dall’esterno per ciascuna area; progressioni all’interno dell’area di tipo solo economico, che avvengono attraverso “differenziali stipendiali”; due tipologie di incarichi attribuibili, quelli di posizione organizzativa e professionale per l’area dei funzionari, e quelli per le elevate professionalità; indennità di specifiche responsabilità, attribuibili al resto del personale in seguito all’acquisizione di ulteriori responsabilità a parità di mansioni all’interno di un’area. La proposta dell’Aran si completa con l’idea di mantenere un sistema di classificazione a parte per ricercatori e tecnologi, che tuttavia non è stato oggetto della discussione.
Lo Snals-Confsal ha espresso interesse per la struttura presentata, come già negli incontri precedenti, ma si è riservata una più attenta e puntuale valutazione in seguito all’approfondimento della proposta che l’Aran si è impegnata a illustrare nel prossimo incontro.
Il nostro sindacato è favorevole alla separazione della sezione contrattuale per ricercatori e tecnologi rispetto a quella per tecnici e amministrativi, per affrontare con migliori prospettive di risoluzione i problemi specifici delle differenti professionalità, tuttavia è fondamentale salvaguardare la valorizzazione professionale di tutto il personale, anche in termini economici. Per questo sarà essenziale verificare l’entità degli importi dei differenziali stipendiali e il loro numero, nonché assicurarsi che nei passaggi di area sia salvaguardato un reale progresso professionale, anche economico. Poiché la struttura proposta dall’Aran supera l’attuale struttura a “L” della progressione di carriera (orizzontale e verticale) tuttora esistente, si pone anche il problema dei finanziamenti, che dovranno ricomprendere le risorse attualmente destinate all’accessorio (che alimenta le progressioni orizzontali) e quelle del Fondo ex art.90 (che alimenta le progressioni verticali).
Inoltre, lo Snals-Confsal ha chiesto anche ulteriori incontri di contrattazione per trattare altre tematiche come il lavoro agile, l’orario di lavoro, i permessi, finora rimaste a margine della discussione. Infine, non è mancata l’esortazione all’Aran di sostenere le richieste sindacali presso il Governo, affinché siano stanziate risorse per lo sviluppo professionale del personale degli enti di ricerca non vincolati dal Mur, quelli esclusi dai finanziamenti nella scorsa Legge di bilancio.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi della trattativa; il prossimo incontro non è stato ancora calendarizzato.