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Ricerca: Ripresa delle trattative all'Aran per il rinnovo del contratto

Lo Snals-Confsal ha ricordato nuovamente il vulnus rappresentato dalla mancanza di finanziamenti nell'ultima legge di bilancio per le carriere del personale appartenente agli enti non vigilati dal Mur

Sono ripresi oggi gli incontri all’Aran per le trattative sul CCNL 2019-2021. All’ordine del giorno la riforma dell’ordinamento professionale.

Il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, ha preannunciato per la prossima riunione l’aggiornamento della bozza di lavoro, ma prima ha chiesto alle OO.SS. di esprimere i propri orientamenti su alcuni punti in particolare: quale forma potrebbero assumere le “elevate professionalità” negli enti pubblici di ricerca e quale forma dovrebbe assumere l’ordinamento per ricercatori e tecnologi. La dott.ssa Marongiu ha spiegato che sul primo punto è necessario costituire un’area nuova sopra i funzionari secondo le previsioni di legge. Mentre per quanto riguarda il secondo punto si è orientati verso un ordinamento per ricercatori e tecnologi allineato su quanto individuato dallo European framework for research careers per favorire la mobilità europea. La riflessione richiesta è se la struttura in tre livelli corrispondente ai livelli II-IV del testo europeo è condivisibile e se va affrontato il problema dello sviluppo di carriera all’interno di questa struttura.

Nel corso del proprio intervento la delegazione Snals-Confsal ha precisato che sul primo punto è necessario prevedere l’introduzione dell’area delle elevate professionalità come un’opportunità di crescita professionale non solo per i funzionari amministrativi, ma anche per il personale tecnico in possesso di particolari requisiti. È necessario, infatti, sanare situazioni di sottoinquadramento di personale laureato, per esempio, che non trova attualmente ulteriori possibilità di carriera e rendere più attrattivi questi percorsi professionali.

Relativamente al secondo punto, lo Snals-Confsal ha espresso il proprio accordo verso una struttura di ordinamento professionale per ricercatori e tecnologi allineata sul testo europeo, mentre occorre ragionare sulle modalità di sviluppo di carriera. A questo proposito lo Snals-Confsal ha ricordato nuovamente il vulnus rappresentato dalla mancanza di finanziamenti nell’ultima legge di bilancio per le carriere del personale appartenente agli enti non vigilati dal Mur, che sancisce una ingiusta disparità di trattamento tra il personale di enti diversi all’interno dello stesso comparto.

Il nostro sindacato ha posto anche l’attenzione su altri temi non all’ordine del giorno, ma emersi nel corso dell’incontro, come il tema del lavoro agile e dell’autonomia di ricerca del personale ricercatore e tecnologo già normata dall’art.58. A nostro giudizio, infatti, è opportuno rafforzare il suddetto articolo che è sufficiente ad assicurare autonomia e libertà di ricerca, senza bisogno di includere il personale ricercatore e tecnologo nelle norme sul lavoro agile che verranno inserite nel contratto.

L’incontro è stato aggiornato al prossimo 10 ottobre.

27 settembre 2022

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