Il Consiglio dei Ministri del 21 aprile ha dato il via libera al decreto PNRR 2, il nuovo decreto elaborato dal Governo per accelerare la realizzazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza PNRR), in cui è stato inserito anche il pacchetto scuola con la riforma per il reclutamento dei docenti e la loro formazione iniziale, proposta dal Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. Il provvedimento legislativo, che introduce importanti novità per i concorsi pubblici e le assunzioni nelle PA, comprende ora anche le nuove regole per l’accesso alla carriera di docente e per reclutare gli insegnanti.
Da tempo lo Snals-Confsal sostiene l’urgenza di riformare il sistema di reclutamento del personale valorizzando il servizio di coloro che da anni garantiscono il funzionamento delle scuole, attraverso nuove procedure straordinarie e semplificate per i docenti e rendendo stabile la procedura straordinaria di immissione in ruolo per gli specializzati e gli abilitati. Un sistema, questo, che potrebbe consentire realmente la copertura dei posti che annualmente restano vacanti e disponibili.
Poiché la qualità dell’insegnamento dipende da come i docenti sono formati e selezionati, abbiamo continuamente incalzato l’Amministrazione sulla necessità di riformare il sistema di reclutamento con concorsi ordinari non più basati su logiche selettive legate alle sole conoscenze disciplinari, senza includere competenze metodologiche e pedagogiche. Per scendere nel concreto, le tornate concorsuali in via di svolgimento per tutte le classi di concorso e i posti di insegnamento dimostrano che non è perseguibile una logica selettiva fondata sulla somministrazione di quiz, dove, tra l’altro, si registrano elevati tassi di bocciatura, come pure nelle prove orali.
Se veramente si vuole raggiungere l’obiettivo, tanto ventilato quanto auspicato, di garantire il regolare avvio del prossimo anno scolastico, non solo per tutelare i diritti dei precari, ma soprattutto il diritto allo studio degli studenti, bisogna liberare il testo del decreto, ancora in bozza, da due ostacoli oggettivi che potrebbero frapporsi ad una sua concreta realizzazione.
Innanzitutto è da sottolineare la scarsità di risorse contenute nel DEF che per i prossimi tre anni prevede addirittura una diminuzione degli investimenti per la scuola pari allo 0,5% del PIL fino al 2025. La valorizzazione del personale docente passa obbligatoriamente per investimenti mirati e congrui; il secondo ostacolo riguarda il tentativo di ripristinare alcuni aspetti della Legge 107/15, trasferendo alla legge norme relative al rapporto di lavoro e di esclusiva competenza della contrattazione.
Numerose le incursioni legislative che eravamo riusciti a contrastare nonostante i reiterati attacchi, grazie alla forte mobilitazione dei lavoratori che avevano sostenuto la nostra protesta. Nell’ipotesi di riforma viene invasa una materia contrattuale quale la formazione continua e sono individuati meccanismi di incentivazione come anticipi di scatti di anzianità a coloro i quali parteciperanno.
Ancora una volta verifichiamo uno sconfinamento in materie che riguardano strettamente il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro in nome del rispetto del PNRR. C’è da chiedersi che fine abbia fatto il Patto per la scuola al quale noi abbiamo attribuito grande valore.
Per lo Snals-Confsal l’unicità della funzione docente non può essere contrattata e non potrà mai accettare che la via legislativa sottragga alla contrattazione una materia fondamentale quale quella connessa alla regolamentazione del rapporto di lavoro e alla progressione di carriera.
Chiediamo quindi con forza che si aprano subito le trattative per il rinnovo del CCNL del Comparto Istruzione e Ricerca.
Il Contratto è, infatti, l’unica sede idonea per trattare legittimamente la progressione di carriera del personale della scuola. Poiché il decreto PNRR2 è ancora soggetto a revisione, prima della stesura definitiva lo Snals-Confsal si farà parte attiva per farne modificare il testo con opportuni emendamenti.
Nel contempo, chiediamo quel confronto, che purtroppo è mancato, su un tema di così vitale importanza per la scuola e per il personale quale quello del reclutamento e della carriera.
Elvira Serafini
Segretario generale dello Snals-Confsal