L’intervista del Segretario Generale SNALS-Confsal pubblicata da La Verità nell’edizione dell’11 aprile 2022 (v. pdf)
11-04-2022
L’INTERVISTA ELVIRA SERAFINI
«Chi non ha il vaccino punito come fosse incapace di lavorare»
La sindacalista Snals: «Travolti dalle proteste anche di alunni e genitori. I provvedimenti sono temporanei e contraddittori»
«Non sono state individuate con precisione le risorse per la proroga dei contratti Covid e soprattutto non si ha la garanzia di risorse necessarie per sostituire tutto il personale non vaccinato che non può rimanere a contatto con gli alunni. Non vi sono garanzie di risorse per l’acquisto di mascherine Ffp2».
Avete notizia dei sistemi di aerazione di cui tanto si è parlato?
«Le indicazioni sono generiche quando non assenti, come pure per il distanziamento che viene subordinato alle condizioni logistiche degli edifici scolastici. Inoltre non sono accettabili, per l’uso delle mascherine, le discriminazioni in rapporto all’età nelle scuole dell’infanzia e primarie nello stesso gruppo classe o sezione, per le inevitabili ricadute di ordine psicologico».
Il ritorno alla normalità ventilato dal premier Mario Draghi è ancora una chimera per la scuola?
«I problemi della scuola non possano essere affrontati con soluzioni provvisorie, frammentate e, in alcuni casi, contraddittorie».
Qual è la priorità?
«È improrogabile la revisione dei criteri per determinare gli organici, in modo da garantire lo svolgimento delle lezioni in condizioni minime di sicurezza. L’organico Covid deve essere reso stabile, a partire dalla copertura finanziaria per la proroga dei contratti fino a giugno. Bisogna rimuovere i blocchi vecchi e nuovi imposti alla mobilità del personale della scuola. Bisogna con- sentire alle migliaia di dirigenti scolastici in servizio fuori regione di potersi riavvicinare».
Il concorsone si sta trasformando in una burla. Pensate di intervenire?
«Le tornate concorsuali in via di svolgimento dimostrano che non è perseguibile una logica selettiva fondata sui quiz. Tra l’altro si registrano tante bocciature anche nelle prove orali. È il momento di riformare il sistema di reclutamento del personale valorizzando il servizio di coloro che da anni garantiscono il funzionamento delle scuole, attraverso nuove procedure straordinarie e semplificate per i docenti e rendendo stabile la procedura straordinaria di immissione in ruolo per gli specializzati e gli abilitati».
Anche la didattica a distanza per i positivi è diventata complicata. L’obbligo del certificato medico rischia di far perdere giorni di lezione.
«Le nuove norme, con la Dad rivolta ad alunni contagiati, si configura come un servizio a domanda individuale, stravolgendo la contrattazione sulla didattica digitale integrata e le linee guida della didattica a distanza. Questa ha rappresentato una soluzione di emergenza durante la pandemia e ha costretto i docenti ad adattare, senza formazione adeguata, le metodologie didattiche alla nuova modalità di insegnamento. Sarebbe stato logico aspettarsi che anche per quest’anno scolastico il ministero mantenesse la procedura per gli esami di Stato adottata negli anni precedenti. Per consentire agli alunni di recuperare le conoscenze occorre un grande piano di investimenti».
Si dibatte sullo ius scholae come passaporto per la cittadinanza dopo cinque anni sui banchi. Che cosa ne pensa?
«Consideriamo con attenzione e interesse la nuova iniziativa di legge, soprattutto in un momento in cui ci sembra indispensabile rinsaldare lo spirito unitario della comunità internazionale. L’approvazione sarebbe un enorme passo in avanti dopo i vari tentativi, tutti respinti, di attribuire la cittadinanza italiana per ius soli, cioè per il solo fatto di essere nati da noi. Daremo il nostro contributo con emendamenti e proposte».
L.U.P.