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Aggiornamento del protocollo di sicurezza nelle scuole: troppe questioni irrisolte - Lo SNALS-Confsal non firma

Lo SNALS, pur condividendo l'esigenza di aggiornamento del Protocollo su misure di sicurezza anti Covid-19 nelle scuole, valuta che nel documento proposto non siano state risolte le diverse problematiche poste dal DL24/22, ma solo offerti impegni per soluzioni future, senza reali fatti concreti: non c'è più tempo per tentennamenti e soluzioni tampone, la scuola ha diritto a risposte vere

 

AGGIORNAMENTO DEL PROTOCOLLO DI SICUREZZA NELLE SCUOLE: TROPPE QUESTIONI IRRISOLTE - LO SNALS-CONFSAL NON FIRMA

 

Roma 31 marzo 2022 - Il documento per l’aggiornamento del Protocollo sulle misure di sicurezza anti-COVID-19 nelle scuole, firmato il 14 agosto 2021, ci è stato consegnato nella tarda giornata di ieri 30 marzo. Un tempo esiguo per consentire un confronto serio sulle tante questioni aperte e non risolte, nonostante le precise richieste di tutte le Organizzazioni sindacali presenti all’incontro di ieri.

L’esigenza di aggiornare il protocollo esistente, non più adeguato alle mutate condizioni in caso di contagio previste nel decreto-legge n. 24 pubblicato il 25 marzo 2022, collide anche con il contenuto del documento proposto stasera che non affronta le nuove situazioni determinate dalle condizioni per la riammissione in servizio del personale docente non vaccinato e da quelle poste per il restante personale della scuola; a tal proposito non riteniamo accettabile che il documento proposto non consideri in alcun modo la posizione del personale a tempo determinato.

Nonostante il mutato quadro epidemiologico, il documento conferma la piena validità della ormai superata circolare del Ministero della Salute del 22 maggio 2020, come riferimento essenziale per le misure di sanificazione e igienizzazione dei locali scolastici. Non sono state individuate con precisione le risorse per la proroga dei contratti Covid e soprattutto non si ha la garanzia di risorse necessarie per la sostituzione di tutto il personale non vaccinato che non entra in classe. Non vi sono garanze di risorse adeguate per l’acquisto di mascherine FFP2 per l’auto sorveglianza che subirà notevoli incrementi a causa di una eventuale ripresa dei contagi tra tutta la popolazione e quella scolastica in particolare.

Restano generiche le indicazioni per l’importantissima e fondamentale areazione dei locali e per il distanziamento che viene subordinato alle condizioni logistiche degli edifici scolastici. Non sono accettabili per l’uso delle mascherine le discriminazioni in rapporto all’età degli alunni nelle scuole dell’infanzia e primarie dello stesso gruppo classe o sezione, per le evidenti ed inevitabili ricadute di ordine psicologico. Mancano del tutto le indicazioni delle misure di sicurezza per lo svolgimento degli esami preliminari dei candidati privatisti agli esami di Stato e per gli esami conclusivi dei diversi corsi di istruzione.

Lo Snals-Confsal, pur ritenendo condivisibile l’esigenza di un aggiornamento del Protocollo sulle misure di sicurezza anti-COVID-19 nelle scuole firmato il 14 agosto 2021, valuta che nel documento proposto non siano state risolte le diverse problematiche poste dal DL 24/22, ma solo offerti impegni per soluzioni future, senza reali fatti concreti.

La politica deve capire che non c’è più tempo per i tentennamenti e per le soluzioni tampone, la scuola ha diritto a risposte concrete, c’è bisogno che si cominci a investire sul capitale umano e sul diritto allo studio, c’è bisogno che il nostro Paese cominci a rendersi conto che investire sulla Cultura, sull’Istruzione, sulla Formazione, significa credere nel futuro e puntare su di esso.

L’esperienza ci ha insegnato che i problemi della sicurezza nelle scuole nell’emergenza sanitaria sono aggravati da condizioni di sistema sulle quali la scuola non può agire.

Ormai sono passati due anni dall’inizio della pandemia e non sono stati risolti i problemi del sovraffollamento nei mezzi pubblici, dell’assenza della medicina scolastica come quelli di una reale disponibilità ed efficacia dei servizi territoriali alla persona. Non si è ancora riusciti a implementare un reale interscambio di dati tra le anagrafi del Ministero dell’Istruzione con quelle del Servizio sanitario nazionale: in tali condizioni si ripresenteranno i problemi del tracciamento dei contagi e della reale prevenzione della sua diffusione.

Lo Snals-Confsal, è sempre disponibile ad offrire il proprio contributo per la soluzione dei problemi e garantire la scuola in presenza ed in sicurezza. Ci auguriamo che l’Amministrazione comprenda il valore delle relazioni sindacali, soprattutto in un momento in cui la pandemia non è finita e qualsiasi sottovalutazione dei rischi può vanificare gli sforzi compiuti in questi anni dai lavoratori della scuola.

Il Segretario Generale
(Elvira Serafini)

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