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I "cervelli" appiattiti fanno comodo a chi governa, Serafini (Snals): dai politici sulla scuola belle parole per avere il voto, poi il nulla

Intervista al Segretario generale Snals-Confsal su La Tecnica della Scuola

Riportiamo di seguito l’intervista al Segretario generale Snals-Confsal, Elvira Serafini, pubblicata da La Tecnica della Scuola al link: https://www.tecnicadellascuola.it/i-cervelli-appiattiti-fanno-comodo-a-chi-governa-serafini-snals-dai-politici-sulla-scuola-belle-parole-per-avere-il-voto-poi-il-nulla

 

 

 05/12/2021

 

I “cervelli” appiattiti fanno comodo a chi governa, Serafini (Snals): dai politici sulla scuola belle parole per avere il voto, poi il nulla

Di  Alessandro Giuliani

Tenere basso il livello della didattica non è solo una conseguenza dei mancati investimenti per la scuola degli ultimi decenni, ma anche una volontà politica per non alzare troppo illivello culturale del Paese: a dirlo è statoElvira Serafini, segretaria generale Snals, durante il convegno “L’autonomia scolastica oggi, tra principio di sussidiarietà e dimensionamento degli istituti”, svolto il 4 dicembre nel Palazzo Viceconte diMatera.

 

Dalla politica solo promesse

“Forse l’appiattimento dei ‘cervelli’ fa comodo a qualcuno – ha detto la sindacalista –, abbiamo i nostri politici che aprono alle esigenze della scuola perché pensano ai voti, al consenso, rilasciano belle parole che finiscono nel nulla”.

Parlando dellasussidiarietà, Serafini ha detto che “l’autonomia scolastica era partita basandosi su unprincipio sano, coinvolgeva anche le famiglie. Ma è fallita, perché a livello politico c’è stata questa volontà”.

 

I motivi dello sciopero del 10 dicembre

Commentando losciopero del 10 dicembre, la numero uno dello Snals ha tenuto a dire che “nellaLegge di Bilancionon c’è copertura finanziaria per ildimensionamento, come per l’organico Covid Ata. Non abbiamo l’atto di indirizzo per ilrinnovo di contrattoe tanto altro. E il primo gennaio partirà un’altra stagione contrattuale”.

La segretaria generale dello Snals ha quindi ammesso che “decidere losciopero non è stata una scelta facile. Abbiamo discusso e poi deciso di dire ‘basta’. La nostrascuola è alla deriva: da 20 anni è l’ultimo dei problemi dei governi”.

 

Reggenze e organici di fatto portano discontinuità

“Abbiamo reggenze, organico di fatto, oggi l’organico Covid insufficiente: rappresentano una scuola che va avanti con grande difficoltà. L’alternanza del docente non crea continuità didattica. È un problema serio”.

Anche stavolta, ha proseguito, “tutte le prospettive e idee serie proposte al ministro Bianchi non hanno avuto seguito. E poi, mentre il ministro dell’Istruzione, per il quale abbiamo rispetto massimo, firmava con noi il Patto sulla scuola a maggio, in un’altra stanza sottoscriveva già il tradimento di quel patto”.

 

Gli studenti sempre più soli

Parlando dei problemi legati al Covid, Serafini ha ricordato che “gli studenti vivono la solitudine, lo ascoltiamo, è la realtà. Ho ascoltato con attenzione le parole dellaragazza che ha scritto a Lena Gissi”.

“Non è un caso chei giovani sciopereranno con noi il 10 dicembre: la scuola non è attenta ai loro problemi. Vanno dallopsicologo, si sentono abbandonati. Il fallimento è percepito, da noi e da loro”.

Serafini ha concluso il suo intervento ricordando che sindacati e studenti sono “disponibili a realizzareun documento,a presentarlo nelle sedi competenti”.

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