Si è svolto oggi, 20 maggio, il previsto incontro da remoto tra il MUR e le OO.SS. rappresentative che ha dato l’avvio al Tavolo tecnico per affrontare problemi e istanze del sistema degli enti pubblici di ricerca. Il Tavolo era stato richiesto nel corso della riunione del 30 aprile scorso con la ministra Messa.
La delegazione Snals-Confsal ha illustrato all’Amministrazione, rappresentata dal dott. Francesco Ciardiello e dalla dott.ssa Melissa Valentino, numerose questioni che attendono risposta da molto tempo. In particolare, è stato chiesto qual è l’orientamento del Ministero su alcuni punti già posti all’attenzione della Ministra, quali l’emanazione del decreto di riparto delle risorse attribuite in Legge di bilancio (25 milioni) per il completamento delle stabilizzazioni dei ricercatori precari degli enti vigilati dal MUR, e la necessità di individuare misure legislative per superare i limiti di cui all’art. 23 co.2 del D.Lgs. 75/2017, cioè per superare il tetto sulla costituzione del fondo per il salario accessorio.
Su entrambi i punti la risposta del MUR è stata soddisfacente. Il dott. Ciardiello ha affermato che proprio ieri la Ministra ha firmato il decreto di riparto per i 25 milioni di euro, il provvedimento è ora al vaglio degli organi di controllo. Sul superamento dei limiti imposti dall’art.23 del Decreto Madia, il MUR si è impegnato ad approfondire un’interlocuzione con la Funzione Pubblica per giungere a una definitiva soluzione del problema.
Dopo aver ribadito quali sono le aspettative del sindacato sui contenuti dell’Atto d’indirizzo, su precisa domanda dello Snals-Confsal i rappresentanti del Ministero hanno annunciato che tra un paio di settimane dovrebbe essere pronta una bozza dell’atto d’indirizzo.
A fronte di numerose questioni che meritano di essere trattate nel Tavolo tecnico, il sindacato ha chiesto al MUR di adottare un metodo di lavoro del Tavolo in cui sia stabilita una cadenza periodica degli incontri con all’ordine del giorno uno o due punti su cui avviare una discussione più approfondita.
Accolta la proposta, lo Snals-Confsal ha espresso la necessità di avviare una riflessione sul tema delle risorse, anche in funzione del finanziamento della riforma dell’ordinamento professionale; su quello del lavoro agile, per una revisione di alcuni vincoli restrittivi presenti nella L.81/2017 che ne hanno mostrato l’inadeguatezza nell’applicazione dello smart working emergenziale negli EPR; sulla questione del pre-ruolo e del reclutamento, anche alla luce del testo base sull’argomento ora in discussione alla Camera dei deputati; sul PNRR, per il quale è necessario approfondire come collegare gli ingenti investimenti europei con la spesa corrente.
A margine dell’incontro, il sindacato ha chiesto anche un impegno del MUR a non ripetere l’errore commesso in occasione dell’ultimo PRIN dove sono stati “dimenticati” i tecnologi come responsabili di progetto e a dar corso alla piena applicazione del D.Lgs. 218/2016, dando seguito alle previsioni di quel decreto, per esempio per quel che riguarda l’istituzione del Consiglio nazionale dei Ricercatori e dei Tecnologi.
Nella replica il MUR ha fornito un rapido aggiornamento su molte delle questioni poste dalle OO.SS.. In particolare ha reso noto l’impegno del Ministero nel reperimento di ulteriori risorse per finanziare la riforma dell’ordinamento professionale, e l’orientamento del MUR verso un intervento di manutenzione del D.Lgs.218/2016 volto a favorire la semplificazione burocratica essenziale a svolgere al meglio l’attività di ricerca, anche in vista dei finanziamenti europei che arriveranno con il PNRR. Infine, ha preannunciato che la redazione di due decreti è nelle fasi finali: uno riguardante i fondi nel Piano nazionale della Ricerca e uno relativo ai fondi sull’ammodernamento delle infrastrutture di ricerca previsti in Legge di bilancio
Lo Snals-Confsal valuta positivamente questo primo incontro ed è pronto a contribuire costruttivamente per la soluzione di annose questioni che affliggono il mondo della ricerca.