Scuola: Snals, no all'allungamento del calendario.
Serafini, da Draghi parole che lasciano perplessi
(ANSA) - ROMA, 09 FEB - "L'intervento del prof. Draghi, sul mondo della scuola, lascia perplessi. Nell'affermare che l'anno scolastico debba proseguire, prevedendo attività pomeridiane o da svolgersi nel periodo estivo, mostra di dare per scontato che nulla fino ad oggi sia stato fatto, annullando con un colpo di spugna tutto il lavoro di mesi e comunicando alle famiglie e agli alunni la sensazione che quanto finora costruito insieme, non rappresenti nulla, anzi, sia stata una mera perdita di tempo". Lo dice Elvira Serafini, segretaria dello Snals. "Mostra, inoltre, di non avere alcuna considerazione di docenti e operatori della scuola e di non ritenere utile comprendere meglio la difficile e complessa realtà della formazione, prima di fare esternazioni abbastanza discutibili, senza peraltro tener conto del fatto che il periodo estivo non rappresenta un momento di vacanza per i docenti, impegnati in scrutini ed esami. In linea di principio, siamo assolutamente concordi nel ritenere che la scuola sia altro dalla distanza, ma non si può lasciar intendere che finora gli alunni abbiano perso tempo. I docenti, con spirito di sacrifico e quasi pionieristico, hanno creato classi virtuali in cui gli alunni, seppur a distanza, hanno potuto continuare il dialogo educativo", prosegue la dirigente sindacale. "Ma poi basta un'affermazione estemporanea, un giudizio sommario per cancellare mesi di lavoro e dedizione, per dimostrare una volta di più la distanza siderale che esiste tra il mondo della formazione e il mondo delle istituzioni. Una volta di più, ma soprattutto una volta di troppo", conclude Serafini. (ANSA). 2021-02-09 14:27
Prolungamento anno scolastico, i sindacati non ci stanno:
“Rispettare il lavoro svolto con la Dad, i docenti non si sono fermati”
Di Ilenia Culurgioni
Da Orizzonte Scuola
Uno dei punti illustrati dal presidente incaricato Mario Draghi, durante le consultazioni, riguarda il prolungamento del calendario scolastico. I sindacati, compatti, non ci stanno: “Con la Dad si è perso tempo?”.
Per l’ex numero uno della Bce, che pone in cima all’agenda la scuola, bisognerà intervenire sul calendario scolastico, con un possibile prolungamento delle lezioni scolastiche oltre i termini previsti, probabilmente fino a luglio.
Dure le reazioni delle Organizzazioni sindacali, compatte nel dire no a questa possibilità.
Snals
“L’intervento del prof. Draghi, sul mondo della scuola, lascia perplessi. Nell’affermare che l’anno scolastico debba proseguire, prevedendo attività pomeridiane o da svolgersi nel periodo estivo, mostra di dare per scontato che nulla fino ad oggi sia stato fatto, annullando con un colpo di spugna tutto il lavoro di mesi e comunicando alle famiglie e agli alunni la sensazione che quanto finora costruito insieme, non rappresenti nulla…anzi, sia stata una mera perdita di tempo”, commenta il segretario generale dello Snals, Elvira Serafini.
“I docenti, con spirito di sacrifico e quasi pionieristico, hanno creato classi virtuali in cui gli alunni, seppur a distanza, hanno potuto continuare il dialogo educativo, hanno sentito di non essere soli, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con docenti e compagni su quanto stava accadendo, riuscendo così a metabolizzare la difficile realtà che stavano vivendo, percependo di avere ancora delle certezze, quelle che la scuola rappresenta”, aggiunge Serafini.
E conclude: “Ma poi basta un’affermazione estemporanea , un giudizio sommario per cancellare mesi di lavoro e dedizione, per dimostrare una volta di più la distanza siderale che esiste tra il mondo della formazione e il mondo delle istituzioni”.
Scuola è già in trincea da un anno: Snals dice no ad allungare anno scolastico
Di Lucio Ficara
Da Tecnica della Scuola
Lo Snals, in un intervento ben articolato dalla Segretaria Nazionale Elvira Serafini, spiega che la scuola è in trincea da un anno per assicurare il processo educativo e formativo di tutti gli studenti. Durante il lockdown dell’anno scolastico 2019/2020 e nei momenti di sospensione delle attività didattiche in presenza, gli insegnanti si sono impegnati per non lasciare indetro i propri alunni anche con modalità didattiche innovative. La sindacalista Serafini invita a fare attenzione alle affermazioni estemporanee che possano annullare i sacrifici fatti dal mondo scolastico per non fermare il dialogo educativo, in quanto tali dichiarazioni rischiano di allontanare il mondo della forma Snals perplesso per intervento di Draghi
La Segretaria Nazionale dello Snals in maniera netta dice no all’allungamento dell’anno scolastico nei mesi di giugno e luglio: “L’intervento del prof. Draghi, sul mondo della scuola, lascia perplessi. Nell’affermare che l’anno scolastico debba proseguire, prevedendo attività pomeridiane o da svolgersi nel periodo estivo, mostra di dare per scontato che nulla fino ad oggi sia stato fatto, annullando con un colpo di spugna tutto il lavoro di mesi e comunicando alle famiglie e agli alunni la sensazione che quanto finora costruito insieme, non rappresenti nulla…anzi, sia stata una mera perdita di tempo.
Mostra, inoltre, di non avere alcuna considerazione di docenti e operatori della scuola e di non ritenere utile comprendere meglio la difficile e complessa realtà della formazione, prima di fare esternazioni abbastanza discutibili, senza peraltro tener conto del fatto che il
periodo estivo non rappresenta un momento di vacanza per i docenti, impegnati in scrutini ed esami.
In linea di principio, siamo assolutamente concordi nel ritenere che la scuola sia altro dalla distanza, ma non si può lasciar intendere che finora gli alunni abbiano perso tempo. I docenti, con spirito di sacrifico e quasi pionieristico, hanno creato classi virtuali in cui gli alunni, seppur a distanza, hanno potuto continuare il dialogo educativo, hanno sentito di non essere soli, hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con docenti e compagni su quanto stava accadendo, riuscendo così a metabolizzare la difficile realtà che stavano vivendo, percependo di avere ancora delle certezze, quelle che la scuola rappresenta.
Ciascuno di loro ha sentito che in un momento drammatico, per ciascuno e per tutti, la scuola ha continuato a puntare su di loro e sul loro futuro, ha continuato a impegnarsi per la loro formazione e ad offrire a tutti la possibilità di proseguire il proprio percorso formativo.
La scuola è entrata nelle case in punta di piedi e ha visto i docenti lavorare inventandosi nuove modalità di confronto, affinché nessuno restasse indietro. Gli alunni sono stati raggiunti attraverso gruppi whatsapp, Classroom disciplinari, video lezioni; si è lavorato in
modalità sincrona e asincrona. I docenti hanno sforato spesso e volentieri il proprio orario di servizio, hanno studiato le nuove piattaforme, hanno partecipato a corsi di formazione realizzati ad hoc, hanno lavorato per creare nuovi materiali didattici, pur di proseguire il dialogo educativo.
Ma poi basta un’affermazione estemporanea , un giudizio sommario per cancellare mesi di lavoro e dedizione, per dimostrare una volta di più la distanza siderale che esiste tra il mondo della formazione e il mondo delle istituzioni. Una volta di più, ma soprattutto una volta di troppo!”.
Draghi e l’ipotesi scuola fino a fine giugno: chi è pro e chi è contro
Da TG24
Prolungare l'anno scolastico di un mese, tenendo le aule aperte fino alla fine di giugno: sarebbe questa una delle proposte lanciate da Mario Draghi, il presidente del Consiglio incaricato, durante le consultazioni per formare il nuovo governo. Un'idea che al momento trova contrari sindacati, presidi e studenti ma che incontra il favore di alcune forze politiche
"L'intervento del prof. Draghi, sul mondo della scuola, lascia perplessi”: ne è convinta Elvira Serafini, segretaria dello Snals. “Nell'affermare che l'anno scolastico debba proseguire, prevedendo attività pomeridiane o da svolgersi nel periodo estivo, mostra di dare per scontato che nulla fino ad oggi sia stato fatto, annullando con un colpo di spugna tutto il lavoro di mesi e comunicando alle famiglie e agli alunni la sensazione che quanto finora costruito insieme, non rappresenti nulla, anzi, sia stata una mera perdita di tempo"
Ipotesi allungamento scuole fino a giugno, scoppia il caos:
“Insulto allo sforzo degli alunni”
Da Il Meridione
ITALIA – Risaliva a questa mattina l’ipotesi dell’allungamento delle scuole fino a fine giugno proposta da Mario Draghi. Tra i temi portanti del suo programma, infatti, il premier incaricato ha inserito la scuola. “I ragazzi hanno perso troppi giorni di scuola”; di qui l’ipotesi di un allungamento di un mese dell’anno scolastico fino a fine giugno.
In attesa di capire le modalità con le quali attuare questa modifica del calendario, tuttavia, il sindacato Snals si è detto contrario a tale misura: «L’intervento del prof. Draghi, sul mondo della scuola, lascia perplessi- dice la segretaria Elvira Serafini – Nell’affermare che l’anno scolastico debba proseguire, mostra di dare per scontato che nulla fino ad oggi sia stato fatto, annullando con un colpo di spugna tutto il lavoro di mesi e comunicando alle famiglie e agli alunni la sensazione che quanto finora costruito insieme, non rappresenti nulla, anzi, sia stata una mera perdita di tempo».