In due successivi incontri, il 23 e il 24 novembre scorsi, ha preso avvio l’attività del tavolo tecnico al MUR sui problemi della ricerca.
Le OO.SS. firmatarie del contratto hanno avuto modo di esporre all’Amministrazione, rappresentata dal dr. Francesco Ciardiello e dalla dr. Melissa Valentino, le principali questioni sul tappeto, descritte unitariamente nel documento di proclamazione dello stato di agitazione del personale degli enti pubblici di ricerca e al quale si rimanda (notiziario n.175, 16 novembre 2020).
Nel riaffermare l’urgenza delle questioni sollevate in quel testo, lo Snals-Confsal ha stigmatizzato il ritardo con il quale è partito il lavoro del tavolo, un ritardo che rischia di pregiudicare l’inserimento di misure correttive in legge di bilancio e che manifesta un sostanziale arretramento delle relazioni sindacali.
In particolare, sono state richieste ulteriori risorse per il rinnovo del contratto in misura sufficiente a recuperare l’inflazione. Lo Snals-Confsal, insieme alle altre OO.SS., ha chiesto anche risorse distinte per la realizzazione delle riforme ordinamentali allo studio della Commissione paritetica per l’ordinamento professionale presso l’Aran, senza le quali non sarà possibile attuare alcuna modifica della struttura attuale.
Nell’imminenza dell’approvazione della Legge di bilancio 2021, il nostro sindacato ha avanzato la proposta di inserire nel testo alcuni interventi normativi. Uno in favore della stabilizzazione dei precari (in particolare chiedendo l’abolizione della norma presente nel decreto di “spacchettamento” del Miur penalizzante il personale a tempo determinato), e un altro volto ad abolire i vincoli esistenti sulla costituzione e sull’utilizzo del fondo per il salario accessorio. Entrambi i temi erano stati oggetto di impegni precisi presi dal Presidente del Consiglio in due successivi accordi (24 aprile 2019, 1° ottobre 2019).
Infine, sono stati chiesti chiarimenti sull’entità dei fondi ordinari per il funzionamento degli enti previsti in Legge di bilancio.
Nella loro risposta il dr. Ciardiello e la dr. Valentino hanno assicurato che riferiranno al ministro e al sottosegretario le richieste relative agli aumenti contrattuali e ai vari interventi normativi, sottolineandone l’aspetto politico.
Sulle risorse hanno rilevato che il fondo ordinario d’ente (FOE) ha subìto un reale decremento nel corso degli anni, ma che in questa Legge di bilancio sono stati stanziati 65 milioni di euro in più, a fronte di un taglio di 19 milioni avuto nello scorso anno sulla voce dei progetti internazionali.
Altre risorse inserite in Legge di bilancio sono quelle che finanziano il Programma nazionale per la ricerca (PNR) pari a 200 milioni di euro sia per il 2021 che per il 2022 e 50 milioni di euro per il 2023, nonché quelle del nuovo fondo per l’edilizia e le infrastrutture di ricerca che stanzia 100 milioni di euro per il 2021, 100 per il 2022 e altri 250 per il 2023.
Sulla questione del fondo per il salario accessorio l’Amministrazione ha specificato la propria intenzione di appoggiare la richiesta delle OO.SS., ma che esiste una resistenza della Funzione pubblica ad agire in tal senso.
Sulla stabilizzazione del personale precario, l’Amministrazione opererà una ricognizione sull’entità del personale in possesso dei requisiti del decreto Madia, non ancora stabilizzati, impegnandosi anche a richiedere i dati dei precari degli enti non vigilati dal MUR.
Infine, entro la fine di gennaio saranno completate le nomine dei presidenti degli enti di ricerca ancora in regime di prorogatio.
Lo Snals Confsal valuta positivamente la disponibilità al confronto manifestata dal Mur, in attesa di ricevere risposte concrete alle istanze del settore di cui si è fatto portavoce.