Si è riunito, in via telematica, il Tavolo permanente sui servizi educativi e sulle scuole dell’infanzia. Il tavolo, composto dai rappresentanti delle OO.SS., dell’ANCI e dell’INAIL, nonché dei Ministeri interessati, è stato coordinato dalla Dott. Giovanna Boda del Ministero Istruzione.
Si è fatto il punto, sulla base del “protocollo” a suo tempo sottoscritto per le attività in presenza, alla luce della situazione Covid attuale, che, come è noto, è tornata a livelli di allarme, specie in certe aree territoriali.
Per meglio seguire e per poter dare un valido apporto di suggerimenti relativamente agli interventi necessari a contenere la pandemia da Covid 19, si è deciso di tenere riunioni monotematiche con cadenza settimanale. La prossima è stata programmata per venerdì 13 p.v..
Sono emersi vari problemi, tra i quali la mancata attivazione di alcuni tavoli regionali, i problemi di organici insufficienti, sia di Docenti che di personale ATA, per realizzare le cosiddette “bolle”, cioè gruppi ristretti di alunni al fine di evitare il più possibile i contagi.
Lo SNALS-CONFSAL ha ribadito la propria posizione sulla didattica in presenza, preferibile rispetto alla DaD, compatibilmente con l’evolvere della situazione Covid, osservando che, nella scuola, esiste comunque la priorità della tutela della salute dei bimbi, dei docenti e di tutto il personale che vi opera. Fra l’altro ha chiesto che la misurazione della temperatura dei bambini venga effettuata a scuola (che deve essere dotata di misuratori) o al momento di salire sul pulmino in modo che, se si riscontra febbre, il genitore o l’accompagnatore può immediatamente riportare il bimbo a casa.
Lo SNALS-CONFSAL ha espresso anche perplessità su quanto indicato all’Art. 1, comma 9, lett. “s”, del nuovo DPCM in relazione alla possibilità, per l’Ente Gestore dei servizi per l’infanzia (asili nido) di “utilizzare gli spazi per l’organizzazione e lo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative non scolastiche né formali”. A nostro avviso va chiarito che i locali non possono assolutamente essere offerti a gestori esterni e, comunque, la successiva sanificazione deve essere eseguita in maniera scrupolosa, in stretta osservanza della normativa vigente.
Sempre sull’Art. 1, comma 9, del DPCM, alla lettera mm), sono state espresse perplessità, perchè prevede il limite di capienza al 50% dei posti per il trasporto pubblico e nulla indica per il trasporto alunni, forse il momento più a rischio di tutta la giornata scolastica. Va riaffermato con forza il limite di capienza degli stessi onde evitare gravi occasioni di contagio.