Nel ricordare che la prima scadenza per la certificazione del diritto a pensione del personale del comparto Scuola è il prossimo 29 maggio e che questo termine è stato stabilito dall’Inps per consentire al Miur lo svolgimento delle consuete operazioni di mobilità, l'Istituto di previdenza, con comunicato del 19 maggio 2020 (pubblicato al link https://www.inps.it/nuovoportaleinps/default.aspx?itemdir=53700), ha richiamato l’attenzione su alcuni aspetti di particolare importanza relativi a:
a. Inserire in posizione assicurativa i contributi relativi ai provvedimenti Miur già pervenuti;
b. Sollecitare gli Uffici scolastici provinciali ad emettere e trasmettere i provvedimenti mancanti, nonché le scuole a effettuare gli aggiornamenti delle posizioni richieste dalle sedi Inps;
c. Definire i provvedimenti di competenza dell’Inps (c.d. domande ante – subentro - 2000) e sollecitare gli interessati ad accettare o rinunciare a tali provvedimenti;
d. Riesaminare le posizioni per le quali il diritto a pensione risulti non conseguito, nel caso in cui sia arrivata nuova documentazione o sia da integrare quella esistente agli atti.
Nel comunicato viene specificato che le eventuali posizioni assicurative non certificate entro il prossimo 29 maggio saranno comunque certificate in tempo utile per consentire agli interessati la cessazione dal servizio entro il 31.08.2020.
Questo comporterà che il pagamento della prima rata di pensione, per il personale scolastico, sarà così previsto:
1. il 1° settembre 2020, nel caso di posizioni assicurative certificate entro la metà di luglio;
2. il 7 e il 21 settembre 2020 per i residui pensionandi, le cui posizioni assicurative siano state certificate successivamente, e comunque entro il 25 agosto.
La liquidazione della pensione avviene solo dopo verifica dell’avvenuta cessazione dal servizio sul sistema SIDI del Miur.
Viene ricordato che, avendo avuto i pensionandi la possibilità quest’anno di inserire sia la domanda di pensione con i requisiti ordinari che con quota 100, in caso di diritto con esito positivo ad entrambe le istanze, si definirà la pensione con requisiti ordinari, annullando quella presentata in subordine per “Quota 100".
Alla luce di quanto sopra, i pensionandi che ancora non avessero ricevuto la certificazione del diritto a pensione debbono attivarsi per ottenerla al più presto. Eventuali ritardi nel rilascio della certificazione potrebbero dipendere da pratiche pensionistiche richieste, e ancora da lavorare, ma necessarie per raggiungere i requisiti per la pensione richiesta.
Gli interessati alla consulenza possono rivolgersi alle nostre strutture provinciali.