Ieri, mercoledì 18 dicembre, quadri, RSU, dirigenti sindacali, dirigenti scolastici, provenienti da ogni parte d’Italia, hanno partecipato in gran numero al flash mob organizzato davanti al Miur, a sostegno dello stato di agitazione indetto unitariamente dalle segreterie nazionali dello Snals-Confsal e degli altri sindacati, con contestuale esperimento del tentativo di conciliazione. L’obiettivo: riuscire a modificare la legge di bilancio in discussione in Parlamento che, così com’è, scontenta tutti.
Non ci sono, infatti, risposte alle legittime richieste di scuola, università, ricerca e Afam, sia per quanto riguarda il rinnovo del CCNL, sotto il profilo normativo e retributivo, sia in merito a organici, stabilizzazione del precariato, investimenti nei settori del Comparto. In particolare, per quanto concerne il rinnovo contrattuale, i sindacati chiedono un ulteriore significativo stanziamento rispetto alle insufficienti risorse previste dalla manovra, al fine di “conseguire un reale avvicinamento alla media delle retribuzioni europee”.
Le ragioni della mobilitazione sono dettagliatamente esplicitate nel comunicato stampa unitario del 16 dicembre scorso.
L’intervento del Segretario generale Snals, Elvira Serafini, ha focalizzato tutte le questioni aperte di cui i sindacati rivendicano soluzione, a partire dalla questione degli assistenti amministrativi facenti funzioni di DSGA e dalla mancata apertura del tavolo di confronto sui percorsi di formazione e abilitazione. Aspetti, questi, contenuti in specifici accordi, oggetto peraltro di lungo confronto, che sono stati tuttavia disattesi.