Il MIUR ha pubblicato il decreto 774 del 4.9.2019 recante le Linee guida relative ai PCTO (percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento). Con le nuove linee guida il MIUR intende riformare l’alternanza scuola lavoro così come era stata ridefinita dalla legge 107/15.
Lo Snals Confsal rileva innanzitutto il ritardo con il quale l’amministrazione ha predisposto le indicazioni per la nuova alternanza, lasciando le scuole nella più totale incertezza operativa, senza parlare della riduzione cospicua dei finanziamenti in corso d’anno e con i piani dell’offerta formativa approvati ed in corso di attuazione .
Nonostante il confronto con i sindacati svoltosi il 23 luglio scorso ed il parere negativo del CSPI, il MIUR ha riproposto sostanzialmente il documento originario senza rilevanti modifiche.
Restano irrisolte diverse criticità;
• I percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento devono essere rivolti al consolidamento e potenziamento delle capacità di scelta nonché all’uso consapevole dei diritti alla cittadinanza attiva. Gli alunni devono essere inseriti nei percorsi formativi o lavorativi come soggetti portatori di bisogni e di attese e non come soggetti da istruire e plasmare
• Le aziende devono essere incentivate ad investire in formazione finalizzata al miglior inserimento lavorativo dei giovani mentre le scuole devono curare gli apprendimenti
• I nuovi percorsi devono essere l’occasione per tornare ad investire sulle capacità delle nostre scuole di promuovere competenze utili ad essere sviluppate in ogni contesto
Ribadiamo quindi le nostre proposte:
• La dimensione orientativa dei percorsi va nella direzione giusta ma deve essere potenziata e rivolta in particolare a ridurre la dispersione scolastica attraverso pratiche inclusive
• La definizione delle competenze trasversali e la loro integrazione nei curricoli delle discipline devono avere come soggetto principale i dipartimenti e devono essere sostenute da adeguate risorse aggiuntive ne docente
• La certificazione delle competenze deve essere centrata sulla valutazione delle competenze basata sull’uso delle conoscenze nei contesti scolastici di apprendimento e non sulla valenza formativa rivolta alla mobilità verso l’apprendistato o al sostegno all’occupabilità
• Occorre eliminare l’obbligo di frequenza del monte ore per l’accesso all’esame di stato
• Occorre eliminare la precisa ed obbligatoria quantificazione delle ore da dedicare ai nuovi percorsi
• Le scuole devono essere autorizzate a definire tempi, modalità di svolgimento e durata dei percorsi in collaborazione con i soggetti esterni.
Ci auguriamo che l’amministrazione possa fornire ulteriori chiarimenti che restituiscano alle scuole la più ampia autonomia nell’attuazione dei nuovi percorsi.