L’insegnamento trasversale dell’educazione civica
Il 2 maggio 2019 la Camera dei deputati ha approvato il testo unificato delle proposte di legge A.C. 682 e abb. che prevede l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica nel primo e nel secondo ciclo di istruzione. Il testo passa ora all’esame del Senato.
Considerazioni dello Snals Confsal
Il testo in discussione prevede che l’insegnamento dell’educazione civica, disciplina con obiettivi specifici di apprendimento riferiti alla Costituzione e alla cittadinanza digitale, al bullismo e all’educazione ambientale, alla valorizzazione del patrimonio culturale e all’educazione stradale e alla salute (1) sia da svolgersi in una sola ora settimanale non aggiuntiva al curriculum ed essere affidato in contitolarità ai docenti di una classe … o, nella scuola superiore, ai docenti di discipline giuridiche ed economiche – ove disponibili –.
Le previsioni contenute nel testo di legge testimonia la mancata conoscenza del reale funzionamento della scuola e dell’organizzazione didattica. Ciò risulta evidente anche da altri elementi che di seguito si evidenziano:
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per ciascuna classe va individuato un docente coordinatore con il compito, tra l’altro, di formulare una proposta di voto, al docente designato allo svolgimento di tale compito aggiuntivo, come espressamente detto, “non sono dovuti compensi o indennità”;
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all’insegnamento di tale disciplina è attribuita un’ora settimanale (non meno di 33 ore all’anno) “da svolgersi nell’ambito del monte orario obbligatorio previsto”.
Ne consegue che l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civicadovrebbe realizzarsi senza la previsione:
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di un docente specifico, ma attraverso l’utilizzo delle risorse dell’organico dell’autonomia;
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di ore specificamente dedicate a tale insegnamento nell’ambito dell’orario obbligatorio e senza ore eccedenti,
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di risorse economiche, più precisamente è prevista la sola disponibilità di 4 mln annui a decorrere dal 2020 per la formazione docenti sulle tematiche afferenti all’insegnamento dell’educazione civica, con uno stanziamento medio di 6 euro per la formazione di ogni docente.
Per l’insegnamento dell’educazione civicasono definiti una pluralità di obiettivi formativi in quanto essa dovrebbe “contribuire a formare cittadini responsabili e attivi e a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale, sociale della comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti e dei doveri”. Ancora una volta in un testo di legge si introducono nuove discipline con una netta divaricazione tra obiettivi formativi e il tempo necessario per conseguirli e non creando contestualmente le condizioni per la piena attuazione delle disposizioni normative.
Lo Snals Confsal, allo scopo di evitare lo scivolamento della disciplina verso una nuova marginalità, aveva a suo tempo avanzato la proposta di attribuirle la dignità e la valenza di disciplina a sé stante, con docenti formati e in possesso di requisiti specifici, con autonoma valutazione anche negli scrutini e con lo stanziamento di adeguate risorse.
La nuova norma sostituisce l’art. 1 – Cittadinanza e Costituzione – della legge 169/2008 (2) il cui fallimento era già evidente nella formulazione del testo:
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la materia doveva essere insegnata nell'ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse:condizione che, non attribuendole una specifica dignità,la relegava alla marginalità;
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all'attuazione della norma si sarebbe dovuto provvedereentro i limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente: di fattonon era e non è agevole innovare senza risorse;
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erano previste azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate all'acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione»:l’Amministrazione non ha provveduto a lanciare alcuna campagna di formazione degli insegnanti né ha avviato una vera sperimentazione nazionale relativa alla materia «Cittadinanza e Costituzione».
Le condizioni di realizzazione previste anche nel testo unificato delle proposte di legge A.C. 682 e abb. Relativo all’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica destano grande preoccupazione e mettono seriamente a rischio il perseguimento degli obiettivi formativi, che pure lo Snals ritiene di fondamentale importanza nell’attuale contesto storico-sociale del nostro Paese.
Riferimenti:
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Costituzione italiana; istituzioni nazionali, dell'Unione europea e degli organismi internazionali; storia della bandiera e dell'inno nazionale; Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile; educazione alla cittadinanza digitale, anche per valutare criticamente la credibilità e l'affidabilità delle fonti e per essere consapevoli di come le tecnologie digitali possono influire sul benessere psicofisico e sull'inclusione sociale, con particolare riferimento ai comportamenti riconducibili a bullismo e cyberbullismo; elementi fondamentali di diritto, con particolare riferimento al diritto del lavoro; educazione ambientale, sviluppo ecosostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari; educazione alla legalità e al contrasto delle mafie; educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici comuni; formazione di base in materia di protezione civile. Sono altresì promosse l'educazione stradale, l'educazione alla salute e al benessere, l'educazione al volontariato e alla cittadinanza attiva.
(2)1. A decorrere dall'inizio dell'anno scolastico 2008/2009, oltre ad una sperimentazione nazionale, ai sensi dell'articolo 11 del ((regolamento di cui al)) decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, [eventualmente sostenendola con appositi finanziamenti] sono attivate azioni di sensibilizzazione e di formazione del personale finalizzate all'acquisizione nel primo e nel secondo ciclo di istruzione delle conoscenze e delle competenze relative a «Cittadinanza e Costituzione», nell'ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse. Iniziative analoghe sono avviate nella scuola dell'infanzia.
(1-bis. Al fine di promuovere la conoscenza del pluralismo istituzionale, definito dalla Carta Costituzionale, sono altresi' attivate iniziative per lo studio degli statuti regionali delle regioni ad autonomia ordinaria e speciale.)
2. All'attuazione del presente articolo si provvede entro i limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.