Mercoledì 14 novembre 2018, la Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati ha svolto l'audizione del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Marco Bussetti, nell'ambito dell'esame in sede consultiva del disegno di legge di bilancio 2019. Si allega trascrizione dell'intervento
Il Ministro ha illustrato gli articoli relativi al proprio dicastero, precisando alcuni temi già anticipati durante il suo intervento al convegno nazionale Snals-Confsal dello scorso 7 novembre, in particolare quello relativo alle modifiche del percorso di formazione iniziale e reclutamento dei docenti di scuola secondaria (art.58).
Un punto importante riguarda il riferimento alle risorse per il rinnovo contrattuale, secondo quanto previsto dall’art.34: 1,7 miliardi annui per la ripresa della contrattazione e la stabilizzazione dell’elemento perequativo previsto dal CCNL 2016-2018 per il personale scolastico. Non è chiaro, però, per quale ragione il Ministro non abbia ricompreso anche il personale degli altri settori del Comparto Istruzione e Ricerca che usufruiscono anch’essi dell’elemento perequativo.
In ogni caso, la cifra indicata dal Ministro per il rinnovo contrattuale non è assolutamente adeguata alle necessità della categoria e basta a malapena a sopperire alle necessità di stabilizzare l’elemento perequativo. Sulla necessità di risorse consistenti per il prossimo contratto lo Snals Confsal si è espresso chiaramente anche attraverso la Mozione finale del Consiglio nazionale di Roma, 7-8 novembre 2018.
Come si evince dalla lettura della trascrizione dell’audizione, la maggior parte degli interventi normativi previsti nella legge di bilancio riguarda le problematiche della scuola (dall’imposta sostitutiva per le lezioni private all’istituzione delle équipeterritorialiformativeperl’innovazionedidatticae digitalenellescuole, dalla dotazione organica per l’insegnamento dello strumento nei licei musicali alla revisione dell’alternanza scuola-lavoro).
Il Ministro si è poi soffermato su alcuni provvedimenti che intervengono sull’Università, come il reclutamento di 1000 ricercatori di tipo B e l’abolizione delle “cattedre Natta”, cioè la chiamata diretta di professori universitari, nonché un aumento del fondo di finanziamento ordinario per gli atenei pari a 100 milioni di euro annui dal 2020.
Nulla che riguardi l’AFAM, invece, né gli Enti pubblici di ricerca, per i quali c’è solo un generico auspicio che nel corso dell’iter parlamentare si possano trovare risorse per l’aumento del fondo ordinario d’ente.
Allegato: Trascrizione intervento Bussetti (file PDF)