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Nuovo regolamento contabile delle scuole - Esito Incontro al MIUR

26-10-2017 - L'Amministrazione, oltre ad illustrare l'iter che sta seguendo il provvedimento, ha informato le OO.SS. che sono state individuate le risorse necessarie per avviare, subito dopo la sua conclusione, una massiccia formazione sia per i DS, DSGA e il personale amministrativo delle scuole e sia per i revisori dei conti. L'adozione dello stesso da parte delle scuole è prevista per l'1/1/2019

 

Si è svolto al MIUR, nel pomeriggio del 26/10/2017, presso la sala riunioni del Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, il programmato incontro riguardante il nuovo regolamento di contabilità delle istituzioni scolastiche, che è in corso di perfezionamento.

L’Amministrazione, rappresentata dal Capo Dipartimento, dott.ssa Palumbo, nonché dal Direttore Generale dott. Greco, oltre ad illustrare l’iter che sta seguendo il provvedimento ai fini del suo perfezionamento, ha informato le OO.SS. che sono state individuate le risorse necessarie per avviare, subito dopo la sua conclusione, una massiccia formazione sia per i DS, DSGA e il personale amministrativo delle scuole e sia per i revisori dei conti. L’adozione dello stesso da parte delle scuole è prevista per l’1/1/2019.

A seguire, l’Amministrazione ha chiesto alle OO.SS. di formulare osservazioni sulla bozza di schema di regolamento di contabilità delle scuole.

A riguardo, la delegazione dello SNALS-Confsal ha espresso quanto di seguito riportato.

 

1)     È apprezzabile lo sforzo fatto per cercare di individuare meglio le competenze e le attività che effettivamente svolgono le due figure monocratiche, Dirigente e Direttore SGA. A quest’ultimo, infatti, nel precedente Decreto 44, non era assolutamente riconosciuto il lavoro che veniva effettivamente espletato nella definizione e gestione dei Bilanci.

     Lo schema finalmente indica, anche se non analiticamente, le competenze dell’una e dell’altra figura oltre agli spazi di collaborazione.

2)     Sulla base delle esperienze avvenute in questi ultimi anni, viene data importanza alle attività di gestione in rete delle scuole. Infatti, per l’individuazione degli Enti che gestiscono il servizio di Cassa e per la gestione degli acquisti viene ribadita ed auspicata la possibilità per le Scuole di costituire e lavorare in Rete utilizzando anche schemi e documenti messi a disposizione dal Miur.

3)     La capacità regolamentare acquisita dalle Scuole con l’autonomia, viene riconosciuta e più volte inserita nell’articolato. Infatti, per la gestione delle Minute Spese, dei beni, delle attività c/terzi, delle operazioni di Fundraising, la scuola dovrà stilare dei regolamenti, approvati dal Consiglio di Istituto, che tengono conto di tutto quanto è necessario prevedere per l’ottimale gestione delle varie operazioni e per le modalità di lavoro nei minimi spazi decisionali lasciati alle scuole stesse.

4)     Vengono inserite e declinate le disposizioni normative intervenute in questi anni sia per quanto riguarda il Codice dell’amministrazione digitale, l’attività negoziale e la gestione dei beni.

5)     Poiché la maggior parte delle scuole si è attrezzata come ha potuto e ormai tratta i documenti come prescritto dal Codice dell’amministrazione digitale, sarebbe stato più economico ed efficace che il Miur avesse individuato e messo a disposizione un servizio omogeneo per tutte le scuole.

6)     Per l’attività negoziale e la procedura ordinaria di contrattazione “sotto soglia” vengono individuate delle fasce entro le quali le scuole possono agire con gli strumenti negoziali, diverse da quelle stabilite dal D. Lgs 50/2016 e successive modificazioni (D.lgs. 56/2017) anche se per particolari esigenze debitamente argomentate la soglia della trattativa diretta sia stata alzata a 39.999,00 Euro, soglia ribadita dal Codice dei Contratti. Sarebbe stato sicuramente meglio attenersi a quanto previsto dal Codice e non prevedere una diversa procedura di contrattazione per le Scuole per omogeneità di comportamento fra le varie espressioni della Pubblica Amministrazione. Anche sulle competenze di delibera del Consiglio di Istituto sulla gestione dell’attività negoziale permane una grande ingerenza di questo organismo rispetto alle competenze del Dirigente Scolastico.

7)     Sulla gestione dei beni si evidenziano decisioni positive riguardanti:

a)       l’inventariazione dei beni a partire dal valore di 500 Euro IVA compresa;

b)      i termini perentori del passaggio di consegne in 60 giorni;

c)       i termini perentori del collaudo in 30 giorni;

d)      l’ampliamento del personale destinatario di nomina da parte del Dirigente Scolastico di subconsegnatario che può essere sia personale docente che amministrativo o tecnico.

8)     Anche se viene ribadita più di una volta la sua struttura mista in competenza e cassa, il Bilancio delle Istituzioni Scolastiche rimane sostanzialmente il principio di un Bilancio di competenza.

9)     Scompaiono i termini ordinatori per l’approvazione del Programma Annuale e del Consuntivo lasciando solo quelli perentori. Il Programma Annuale dovrà essere approvato dal Consiglio di Istituto entro dicembre ed il Consuntivo entro aprile.

10)  Positivo è l’aumento della percentuale massima del Fondo di Riserva dal 5% al 10% per far fronte ad eventuali maggiori spese di attività e progetti. Diventa molto importante la relazione del Dirigente sui bilanci che deve riportare notizie utili alla valutazione del PTOF e alla stessa autovalutazione della scuola.

11)  In merito a quanto disposto sulla manutenzione ordinaria degli edifici scolastici e delle loro pertinenze, si ritiene imprescindibile prevedere che la delega dell’Ente Locale abbia debita copertura finanziaria. Infine, nel caso di mancato intervento dell’Ente Locale, l’anticipo di fondi da parte della scuola per l’effettuazione di lavori urgenti e indifferibili di piccola manutenzione e riparazione degli edifici scolastici e delle loro pertinenze deve avvenire unicamente nella misura strettamente necessaria a garantire lo svolgimento delle attività didattiche, previa immediata comunicazione all’Ente Locale competente, ai fini del rimborso della spesa sostenuta.

12)  Scompare la lunga elencazione dei vari contratti che la Scuola può stipulare lasciando alla stessa la libertà di stipulare quelli più idonei consentiti dal Codice Civile. Viene ribadito che la Scuola può effettuare lavorazioni in c/terzi pur sapendo che oggi molti Istituti percorrono questa possibilità e altri vorrebbero intraprenderla. Purtroppo la bozza di schema del nuovo Regolamento non adotta una decisione risolutiva per il problema dell’apertura della Partita IVA o della semplificazione dell’imposta per quelle Scuole che vorrebbero vendere quanto prodotto con le esercitazioni pratiche effettuate in laboratorio dagli studenti. Poiché ciò non è avvenuto, le scuole avranno le stesse difficoltà riscontrate in precedenza qualora volessero dare una risposta di più ampio respiro all’attività “imprenditoriale” dell’organizzazione didattica. Importante, invece, è l’aver stabilito che per l’autofinanziamento la Scuola può utilizzare anche piattaforme di Fundraising.

13)  Per quanto attiene ai Revisori dei Conti vengono maggiormente chiarite le competenze e le responsabilità dei controlli con l’elencazione degli specifici ambiti riservati a queste figure. Vengono chiarite le modalità del controllo che può essere gestito anche con comunicazioni on-line e il numero delle visite che i Revisori singolarmente o insieme dovranno effettuare. Viene anche chiarito che il controllo è effettuato al fine di sostenere l’attività delle scuole e si auspica che in tal modo venga espletato.

 

Da quanto sopra osservato, pertanto, si evince che lo schema del nuovo Regolamento non stravolge l’impianto del precedente D.I. 44/2001 ma apporta, comunque, le variazioni dettate dalle norme intervenute e precisa il carattere autonomo delle scuole utilizzando gli strumenti della collaborazione in rete e dell’attività regolamentare. Infine, sulla gestione dell’attività negoziale e le competenze del Consiglio di Istituto, sarebbe auspicabile maggiore chiarezza soprattutto per semplificare la gestione di alcune fasi importanti delle attività gestionali della Scuola.

 

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