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Bonus IRPEF 80 euro - Nota esplicativa MEF

Il MEF - Dipartimento delle Finanze - ha pubblicato nel proprio sito una nota esplicativa

Il MEF – Dipartimento delle Finanze – ha pubblicato nel proprio sito una nota esplicativa in cui, tra l’altro, fa il punto sul bonus IRPEF 80 euro, evidenziando che:

è stato reso permanente dall’anno di imposta 2015 per i titolari di reddito di lavoro dipendente e di alcuni redditi assimilati, a condizione che l’imposta sia superiore alle detrazioni per lavoro dipendente ed il reddito complessivo non sia superiore a 26.000 euro, l’importo del Bonus Irpef spetta per un totale annuo di 960 euro (80 euro al mese) per coloro che hanno un reddito complessivo fino a 24.000 euro; al superamento di tale limite il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di 26.000 euro. L’anno precedente il bonus spettava per un totale di 640 euro (80 euro al mese a partire da maggio 2014);

dalle dichiarazioni 2016 risulta che il numero dei soggetti aventi diritto al bonus è di circa 11,2 milioni, per un ammontare totale di circa 9 miliardi di euro e una cifra media di 800 euro. Il credito, come è noto, viene attribuito dal datore di lavoro in busta paga, esclusivamente sulla base del reddito da egli stesso erogato;

in sede di dichiarazione, invece, è necessario procedere al ricalcolo del credito spettante tenendo conto di tutti i redditi dichiarati, non solo del reddito erogato dal datore di lavoro: se il bonus spettante risulta maggiore di quello calcolato dal sostituto d’imposta è possibile far valere in dichiarazione la quota non ancora erogata; al contrario, se la quota spettante del bonus risulta inferiore all’importo già erogato, l’eccedenza deve essere recuperata in dichiarazione;

dall’analisi delle dichiarazioni fiscali, i soggetti che hanno fruito del bonus in sede di dichiarazione per l’intero ammontare risultano 514.000, mentre 1.009.000 soggetti ne hanno recuperato in dichiarazione una quota, a integrazione dell’importo già in parte erogato dal sostituto d’imposta. Di converso, tra gli 11,9 milioni di soggetti che avevano ottenuto il bonus dal datore di lavoro, circa 966.000 hanno dovuto restituire integralmente il bonus in sede di dichiarazione, mentre 765.000 soggetti hanno dovuto restituire solo una parte del bonus ricevuto. Si tratta di contribuenti titolari di ulteriori redditi rispetto a quelli presi in considerazione dal sostituto d’imposta, che li hanno portati a superare la soglia fissata per avere diritto al beneficio, oppure di contribuenti non aventi diritto al bonus perché l’imposta dovuta è risultata inferiore alle detrazioni per lavoro dipendente. In quest’ultimo caso i soggetti hanno ottenuto la restituzione delle ritenute Irpef indebitamente versate (pari complessivamente a 697 milioni di euro rispetto ai 508 milioni di euro di bonus restituito).

Scadenze di: ottobre 2024