E' IL NOSTRO LAVORO CHE FA LA SCUOLA
Affermare il diritto a condizioni di lavoro certe entro cui possano esprimersi professionalità di alto profilo, attente alle innovazioni, impegnate nello sviluppo e nella crescita di milioni e milioni di studenti; sostenere il diritto al lavoro di migliaia di giovani aspiranti docenti ignorati dal piano straordinario di assunzioni; ridare piena efficienza all’area dei servizi e riconoscimento al personale ATA; ricondurre a regole trasparenti, chiare e contrattate le procedure di affidamento di incarico ai docenti titolari di ambito; sono gli obiettivi principali della mobilitazione del personale della scuola, per rivendicare il diritto al rinnovo contrattuale e un adeguato riconoscimento del proprio lavoro.
Gli insegnanti, il personale amministrativo, tecnico e ausiliario, i dirigenti scolastici scelgono ancora una volta una mobilitazione nazionale con cui sbloccare un contratto fermo da otto anni, sostituito impropriamente da leggi che, come la legge 107, danno risposte sbagliate a problemi da tempo irrisolti, riducono spazi di collegialità e partecipazione, puntano a spezzare i tradizionali legami di solidarietà tra lavoratori, mettono a rischio il rapporto di fiducia tra scuola e società.
Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal promuovono una raccolta di firme in tutte le scuole, attraverso iniziative territoriali in vista di una assemblea nazionale delle RSU già annunciata per il 28 aprile; in questo modo il mondo della scuola renderà visibile la richiesta di investire sulle professionalità, adeguare gli stipendi, riconoscere autonomia e funzione sociale dell’insegnamento, stabilizzare il lavoro, assicurare parità di condizioni economiche e normative ai lavoratori precari. Le firme raccolte verranno consegnate alla Presidenza del Consiglio in occasione della manifestazione nazionale. |
Il personale della scuola si propone come protagonista attivo ed essenziale di processi di autentica innovazione; chiede un riconoscimento adeguato dell’impegno e della professionalità spesi ogni giorno per assicurare a studenti e famiglie la migliore qualità dell’azione educativa.
In questa prospettiva si ribadisce la necessità di apportare modifiche alla legge 107 in quelle parti che, mentre non producono alcun miglioramento del servizio, stanno creando nelle scuole e negli operatori tensioni e incomprensioni.
#lascuolavera
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NOI VOGLIAMO CHE
> I docenti vengano assegnati alle scuole sulla base di criteri oggettivi e non discrezionali, salvaguardando la libertà dell’insegnamento e l’imparzialità dell’Amministrazione
> le procedure di attribuzione del bonus non si traducano in una mortificante e assurda competizione fra docenti
> i fondi per la valorizzazione professionale, in quanto salario accessorio, siano oggetto di contrattazione, tenendo conto delle attività degli impegni programmati dal Collegio dei Docenti
> si rinnovi il contratto di lavoro per il personale docente, educativo, ata e dirigente, integrando a tal fine le poche risorse previste nella legge di stabilità
> sia garantita la piena contrattualizzazione del salario, con una rivalutazione economica delle retribuzioni ferme da anni adeguandole alla media delle retribuzioni europee
> la parte normativa del contratto punti alla sburocratizzazione del lavoro e all’armonizzazione delle norme su cui, per molte materie, si è intervenuti per via legislativa in modo estemporaneo e disorganico
> la scuola dell’autonomia sia affidata a una governance basata su condivisione e collegialità, nel pieno rispetto delle competenze di tutti i soggetti che vi operano
> si risolvano in modo definitivo le situazioni di precarietà residue stabilizzando, a partire dalla scuola dell’infanzia e dai docenti di seconda fascia, tutto il personale, docente e ATA che ha maturato diritti e legittime aspettative
> si rivedano i criteri di determinazione dell’organico del personale ATA, rendendolo pienamente rispondente al fabbisogno delle scuole dell’autonomia, a partire dall’istituzione dell’assistente tecnico anche nel primo ciclo
> si bandiscano i concorsi ordinario e riservato per i Direttori dei servizi Generali e Amministrativi fermi da più di dieci anni, evitando l’affidamento delle scuole in reggenza, riattivando la mobilità professionale tra i profili ATA
> si garantisca la sicurezza delle scuole dotandole inoltre, per il loro funzionamento, di risorse economiche certe, tempestive e congrue
> si superino i vincoli imposti alle sostituzioni del personale assente che ostacolano il buon andamento della didattica, rendendo difficile anche la vigilanza degli allievi e il rispetto delle misure di sicurezza, creando inoltre gravi e inaccettabili disfunzioni nei servizi amministrativi, tecnici ed ausiliari, caricati di nuovi e più gravosi compiti mentre la dotazione organica ATA è stata pesantemente ridotta e in molti casi esternalizzata
> gli stipendi ai supplenti siano pagati con la dovuta regolarità
> si attivi ogni misura necessaria e utile per garantire al paese una scuola di qualità, basata sulla serietà degli studi
Cognome e Nome |
Firma |
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Sede di Servizio |
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