Il testo, redatto dal Coordinamento per le politiche dell’infanzia e della sua scuola, intende richiamare l’attenzione del Governo sull’assenza totale (tranne che per il riferimento all’estensione dello studio della lingua straniera) di ogni riferimento alla scuola dell’infanzia che pure fa parte integrante del sistema di istruzione e formazione.
E’ necessario, diremmo indispensabile, che l’appartenenza che la legge le riconosce, venga espressa esplicitamente tutte le volte in cui si parla del nostro sistema scolastico.
Piano scuola del Governo
La scuola dell’infanzia è la grande assente
Il documento del coordinamento nazionale della scuola dell’infanzia
Ci piace procedere passo dopo passo, è così che si realizzano le grandi opere: iniziando da solide fondamenta.
Le fondamenta del nostro sistema scolastico, il luogo dove è necessario avviare bene i processi di apprendimento, è la scuola dell'infanzia.
Nel documento "la buona scuola" presentato dal Governo, invece, la scuola dell'infanzia è la grande assente. Così il coordinamento nazionale per le politiche dell'infanzia e della sua scuola registra la mancanza di riferimenti emisure organiche destinate al primo e fondamentale step del percorso educativo.
Solo un accenno nel capitolo dedicato all'estensione della lingua straniera e nessun riferimento alla generalizzazione, a quel progetto concreto cioè che consentirebbe a tutti i bambini di frequentarlae trarne i tanti benefici per la loro maturazione.
Le raccomandazioni della Commissione Europea individuano tra gli obiettivi di Europa 2020 l'attenzione ad una educazione di qualità, determinante per il progresso sociale e civile, già dalla primissimainfanzia.
La scelta operata nella "buona scuola" ignora che la scuola dell'infanzia italiana costituisce un presidio di avanguardia e di continua innovazione di modelli organizzativi e didattici a cui gli altri paesi guardano con ammirazione e rispetto.
Il nostro Paese cresce se riconosce nell'infanzia il proprio futuro!