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CAMBIAMO LA LEGGE DI STABILITÀ
I dirigenti scolastici
DICONO
NO
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alla penalizzazione derivante dal blocco dei contratti nazionali
a incursioni legislative in materia contrattuale
alla riduzione del fondo nazionale per la retribuzione di posizione e di risultato
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RIVENDICANO
- Un piano pluriennale di investimenti
per allineare la spesa per istruzione alla media europea
- Il rinnovo del contratto nazionale dell’area V
per ottenere lo stesso trattamento retributivo della dirigenza scolastica al suo interno e rispetto al resto della dirigenza pubblica
- La realizzazione di un piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche
che dia stabilità agli organici dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi
- Un piano di assunzioni di dirigenti
su tutti i posti disponibili e vacanti
- Un Piano nazionale di formazione
per docenti, personale educativo, ATA e dirigenti, sostenuto da adeguate risorse
- Il rispetto dei contratti regionali sottoscritti per il 2012/13
respingendo le interpretazione restrittive del MEF e restituendo ai dirigenti tutti i fondi contrattuali spettanti alla categoria
Il governo apra subito il confronto con le organizzazioni sindacali.
Basta con scelte unilaterali che peggiorano le condizioni di lavoro e la qualità formativa della scuola pubblica